Tipica veneta Amo amor crostata

 Amo amor – la crostata di Noci sgusciate e  marmellata di Fichi freschi-.

Frolla alla mandorla senza uova, e grassi animali con marmellata di Fichi e Nocila torta marmellata di fichi e noci-

… Una base di frolla alla mandorla, senza uova e senza burro con uno strato di marmellata di fichi freschi e per terminate una corona di noci …

Come viene preparata: Prepariamo una ricca frolla senza uova e una prelibata margarina vegetale “per rispettare le persone intolleranti al lattosio” ma mettiamo moltissima farina di mandorle per garantire gusto e valori nutrizionali ..

Una volta cotto il disco di frolla alle mandorle ci spalmiamo con molta cura un abbondante strato di marmellata di fichi freschi

Per completare la crostata selezioniamo le migliori noci sgusciate da diverse regioni d’Italia e le poniamo dolcemente sopra lo strato di marmellata di fichi..

Crostata ” Base mandorla” “Strato marmellata Fichi” “Corona Noci”

Completati questi tre passaggi riponiamo la crostata in forno per una ventina di minuti a circa 170° celsius…

A cottura venuta facciamo raffreddare il tutto per un paio di ore per poi lucidarla con una gelatina neutra per dare un tocco di luce e proteggere l’estetica della crostata …

La crostata Amo Amor.

La ricca farcitura di marmellata dona un gusto amabile da provare seduti comodamente a casa.

La crostata con noci e marmellata. Il giorno dopo l sono pronte per essere spedite in tutto il mondo con l’apposita confezione.

…La noci e fichi è un prodotto di pasticceria fresca ma con cottura al forno adatta al trasporto e per tutte le occasioni …

gorgonzola fichi e noci il nostro consiglio per il dolce e salato .

A TUTTA NOCE

Fonte di nutrimento da sempre; oggi prende vita una nuova nocicoltura.


FRUTTO ANTICO MATERIA PRIMA.

Il noce è una pianta possente.

chioma espansa, foglia odorose e abbondanti frutti, drupe di colore verde, al cui interno si trova un guscio legnoso che custodisce i gherigli commestibili. Tradizionalmente considerati “frutta secca”. I gherigli in realtà sono dei semi, densi di proprietà nutritive. anche le radici sono uno straordinario scrigno di nutrienti; si sviluppano prima in profondità e poi in larghezza formando un apparato radicale esteso che assorbe dal terreno una gran quantità di minerali e altri elementi.

PROTAGONISTE DI MITI, LEGGENDE, E DI RICETTE GOURMET, LE NOCI HANNO ACCOMPAGNATO DA SEMPRE LA VITA DELL’UOMO COME UNA FONTE SICURA DI GUSTO E NUTRIMENTO.

Scavi archeologici nelle ville di Stabiae, l’odierna Castellammare, hanno confermato che in epoca romana il noce era ampiamente coltivato nel Lazio, in Abruzzo e sopratutto nel comprensorio vesuviano; erede di queste antiche cultivar è la pregiata varietà delle noci di Sorrento.

Pare che i romani, scoperte le qualità, amassero servirle nei banchetti con la frutta o come dessert e fossero disposti a pagarle a caro prezzo.

I principali trattati di agronomia latini ne studiavano le caratteristiche agronomiche e Plinio il Vecchio, nel suo “Naturalis Historia” suggeriva di impiegare l’olio e il succo del mallo per usi medicamentosi.


Nell'antica Roma le noci erano considerate un simbolo del matrimonio.

Se i gherigli sono riusciti a mantenere così a lungo un posto sulla nostra tavola, lo si deve a una somma di fattori; certamente il gusto, la facilità di reperimento e di conservazione ma anche, come conferma un sempre maggior numero di studi scientifici, le numerose proprietà che li rendono un potente scudo protettivo per la salute dell’organismo.

Le noci contengono vitamine, minerali, polifenoli e sopratutto acidi grassi essenziali, quali gli Omega 3 e 6, un mix che contribuisce al buon funzionamento di cuore e arterie e abbassa il rischio di patologie a carico dell’apparato vascolare.

Si consigliano quelle biologiche per usufruire al meglio delle loro virtù curative.

Come si riconoscono? Basta non acquistare noci sbiancate con candeggina o altri agenti chimici, meglio privilegiare le noci italiane, con il guscio leggermente scuro e “macchiato”, poiché non hanno subito nessun trattamento.

Le migliori hanno un guscio piccolo-medio, non presentano eccessive rugosità e il gheriglio deve essere carnoso ma croccante, secco e appena oleoso.

Sarebbe meglio mangiarle sopra una buona marmellata di fichi e con una base di frolla alle mandorle.


LA NOCE DI GRENOBLE È LA PRIMA CHE, NEL 1938, OTTIENE LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA.


TUTTI I GIORNI

Assumere quattro o cinque noci al giorno stimola la vigilanza cerebrale e la memoria, aiuta a combattere stanchezza mentale e stress. La stessa quantità rappresenta anche lo spuntino perfetto per fare il pieno di energia e rimanere sazi tra un pasto e il successivo, placando il “rischioso” appetito emotivo. Senza dimenticare che fanno anche bene all’umore e sono indicate per tutti coloro che seguono una dieta vegetariana, perché vantano un alto contenuto di zinco e rame, minerali che abitualmente si assumono con la carne.

Oggi la nocicoltura sta vivendo una fase di fermento in numerose aree del mondo. Negli ultimi anni, c’è stata una forte ascesa della domanda, grazie al maggiore interesse dei consumatori verso gli aspetti salutistici della frutta secca; le superfici coltivate a noci da frutto sono salite alle stelle in Paesi come Cina, Usa e la stessa Europa.

Anche nel nostro Paese sono aumentati i consumi, tuttavia, la coltivazione del noce italiano, fiorente fino agli anni Sessanta, si è ridotta da 33mila ettari ai 4.670 ettari attuali (fonte FAO) e oggi non è in grado di far fronte al fabbisogno nazionale.